LETTERA APERTA AGLI STUDENTI

“Carissime bambine e carissimi bambini,

  carissime ragazze e carissimi ragazzi,

le notizie sono tante, si susseguono velocemente, si fa fatica a seguire gli eventi.

Noi grandi siamo presi da mille problemi, da mille impegni, da mille adempimenti nonostante fuori dalle nostre case ci sia un silenzio inusuale per una città grande come Roma, con le sue strade vuote e le saracinesche abbassate.

Ma voi bambini e ragazzi?

All’inizio tutti felici al pensiero di una vacanza inaspettata….

Niente scuola, niente compiti, niente più levatacce nel mattino.

Ma poi arrivano le restrizioni; il senso civico e la prudenza all’inizio scoraggiano poi sono addirittura vietati gli appuntamenti collettivi, le partite di calcio, i videogiochi con gli amici. Niente sport, incontri limitati all’essenziale. E la noia sembra prendere il sopravvento.

Ci sentiamo tutti un po’ disorientati in questa dimensione di vita così strana, nella quale si potrebbe fare tutto e, in verità, non si può fare proprio nulla.

E alla fine ci mancano i compagni, la condivisione, lo stare insieme, lo scambiare quattro chiacchiere.

Ci mancano la quotidianità e la normalità.

E pensa un po’… la campanella che suona, le attività in classe, il piacere di tornare a casa.

Siete e siamo chiamati tutti a una prova difficile, costruire daccapo un senso, un filo conduttore nelle vostre e nostre vite e capire tutti insieme – grandi e piccini - da dove ripartire, da dove riprenderci per mano per dare nuovamente una normalità alle cose.

Noi siamo pronti, o almeno ci proviamo.

I vostri genitori stanno facendo rete con la scuola, una rete attiva, fatta di propositi volenterosi e voglia di collaborare.

I vostri insegnanti si stanno dando da fare per mettere a punto un modo alternativo per fare scuola, per dialogare, per stare insieme e imparare ancora, alla scoperta del sapere e di noi stessi. Con tutti i limiti possibili, ma anche con tanta fiducia nelle reciproche possibilità.

E al centro di tanto pensiero positivo ci siete voi, il motore vero della nostra bella comunità scolastica.

A voi è rivolto il nostro sguardo, perché la strada percorsa fino a oggi insieme possa proseguire.

Siamo distanti, ma nello stesso tempo vicini, a incontrarci in questa grande piazza virtuale nella quale dialogare, confrontarci, apprendere, sorridere e riempire gli spazi vuoti della nostra scuola.

Stiamo prendendo le misure rispetto a una situazione nuova…. Qualcuno più pigro o spaventato, qualcuno più smart e avventuroso, tutti consapevoli che non possiamo perdere questa occasione che, ne sono convinta, sarà feconda e fonte di crescita per tutti.

Già, perché qualcosa di bello e di buono in tutto questo c’è… la sfida gratificante di un nuovo modo di fare scuola, del diverso modo di stare insieme.

Ambienti virtuali, didattica interattiva, le interconnessioni se da un lato un po’ ci spaventano, dall’altro ci appassionano.

E quando tutto sarà finito, perché finirà, saremo anche noi tutti diversi e un po’ più ricchi.

Sono convinta che sapremo cogliere l’attimo e trarre da questa esperienza una grande lezione di vita, che ci farà essere cittadini più maturi e consapevoli, con un forte senso dell’altro e della comunità alla quale apparteniamo.

Che ci farà riscoprire lo stare insieme in famiglia ma ci rafforzerà nello spirito di solidarietà perché ci avrà insegnato a porre in essere comportamenti virtuosi.

Intanto, possiamo sperimentare un grande abbraccio virtuale nel quale voi ragazzi, le famiglie, i docenti, il personale scolastico lavoriamo tutti insieme pur essendo fisicamente distanti nell’attesa di poterci stringere nuovamente per davvero.”                             

                                                                         La vostra Preside

                                                                         I vostri insegnanti